2.5. Pulizia

Cthulhu

La prima cosa da fare quando si recupera un artefatto, umanoide o meno, e' pulirlo per bene. Non tanto perche' pulito e' piu' bello (comunque vero), quanto perche' sporcizia potrebbe voler dire malfunzionamento. O danneggiamento irreversibile.

2.5.1. Le interiora

Si parte da dentro, poiche' se dentro non funziona e' inutile pulire il resto, a meno di non voler riciclare delle parti. Quindi, smontate il case, plastico o metallico che sia, e mettetelo da parte. Possibilmente non in cucina o sul letto. Smontate ogni singola scheda o apparato che vi riesce di raggiungere, segnatevi eventualmente la posizione dei vari cavi/cavetti, e se avete paura di perdre le viti, o di non ricordare dove fossero messe, rimettetele nella loro sede dopo aver estratto cio' che esse bloccavano.

Se ci sono tracce di umidita', lasciatele asciugare, o usate un phon per accellerare i tempi. Se le tracce coinvolgono circuiti stampati, fate attenzione: ci potrebbero essere delle piste interrotte o dei componenti in ammuffimento (tipicamente i condensatori elettrolitici delle sezioni di alimentazione).

Ora, la cosa migliore sarebbe avere un compressore. Se non lo avete, arrangiatevi con aspirapolvere e pennello. Fate piano, eh! Se siete allergici alla polvere, cambiate hobby. La cosa piu' importante e' rimuovere la polvere che tappa condotti d'areazione o ventole, eliminare i vari resudui ferrosi, probabilmente nocivi, che si sono depositati qui e la', nidi di ragni e api.

Se la struttura e' VERAMENTE sporca, si puo' anche meditare di metterla sutto una doccia. In questo caso e' d'obbligo rimuovere quanti piu' parti elettroniche possibili, ed attrezzarsi in modo da poterla asciugare rapidamente.

Armatevi di spray disossidante, e date una spruzzata ad ogni connettore che potete vedere.

 

Poco ortodossa ma ha funzionato per 4 Mac su 5.

  1. Si toglie la pila 3,6 volt.

  2. Si prendono Last al limone ed un pennello.

  3. Si lava profondamente la Mb con Last, soprattutto attorno alle macchie lasciate dal liquido dei condensatori.

  4. Si asciuga la Mb con il phone MOLTO ACCURATAMENTE.

  5. Si rimonta la pila e la Mb nel case.

Con questo "metodo" ho recuperato stabilmente un Se/30 e tre Classic.

 
-- Enrico®  

2.5.2. L'occhio vuole la sua parte

Spesso la maggior parte del nerume che potete vedere su un case e' polvere secolare semi fusa dal caldo. A volte fango, terra. Questi sono facili da levare. Purtroppo, a volte c'e' vernice, macchie di liquami sconosciuti, graffi.

In ogni caso, potete cominciare da un bel lavaggio sotto una doccia, magari con acqua calda, aiutandovi con una spugna. In questo modo gia' buona parte della monnezza se na scola via placidamente, e aiutandovi con il getto della doccia risulta piu' facile pulisre fessure, feritoie, angoli (tornano molto utili quelle doccie con il diffusore multi-getto, dotate di funzione 'idromassaggio'). Oe', stiamo parlando del guscio di plastica/metallico completamente svuotato, eh!

2.5.2.2. Giallo e' bello?

Ovviamente no, forse qualcosa si puo' fare:

 

Per la plastica ingiallita l' unica soluzione e' la trielina ma va usata con un carta assorbente che non speli altrimentivi rimane la carta attacata alla plastica sulla parte ingiallita dal solo dovrete fare "solo" una passata con il panno molto inzuppato poiche' alla seconda vi si sciupa la plastica la pressione deve essere forte e decisa. In questo modo potetetornare al colore originale.

State attenti perche' si rischia di fareun vero porcaio. Io ho rivisionato una ventina di monitor "abbronzati" Pakard Bell (Erano stati in una fiera in Olanda sotto il Sole) dopo i primi due che sono venuti una schifezza gli altri sono venuti bene. Vi consiglio di fare delle prove su delle parti non in vista

 
-- Davide Barlotti  

 

Vi volevo segnale questo prodotto per pulire la plastica "ingiallita": Si chiama G.R.S. ed e' un prodotto professionale per la pulizia (me lo ha dato mio padre che ha un' impresa di pulizie). Questo prodotto (deve essere una mistura con una percentuale di acido muriatico !!) lo dovete spruzzare sulla plastica lasciare agire per circa 1 minuto e poi pulire. Vi assicuro che e' il prodotto piu' indicato per togliere il giallo senza arrivare a sciupare la plastica cosa che invece puo' succedere con la trielina

 
-- Davide Barlotti  

 

Se volete una dritta: lavare le schede accuratamente con il solvente che si usa per il lavaggio dei motori ( moto, auto ) senza lasciare immerso il tutto per piu' di 10 minuti, indi sciacquare abbondantemente in acqua corrente fintanto che l'acqua di scolo non appare piu' color latte. Assciugare con aria compressa e il tutto torna come nuovo. Il trattamento funziona anche per togliere qualsiasi traccia di pasta ossidante, colla di etichette, rudo di molteplice tipo etc tec.

Fermo restando che l'optimum per le etichette incollate e' la comune benzina super.

 
-- Paolo Binotti  

 

Gia' altri ti hanno risposto che non esiste un metodo realmente efficace, ma vorrei aggiungere che secondo me e' concettualmente sbagliato tentare di sbiancare un vecchio oggetto in plastica, ed in particolare quello di un computer come l'A500/1200 o un Macintosh (altro retrocomputer che tende notevolmente a ingiallire); e' come voler ridipingere con una lacca sintetica un mobile di legno antico o sabbiare una statua di marmo per farla tornare "come nuova" (come fanno certi presunti restauratori). L'ingiallimento (ma non lo sporco, ovviamente!) e' il frutto del naturale declino della plastica e segnala l'eta' e l'usura dell'oggetto. Fa parte della sua storia e non mi sognerei mai di toglierlo (rovinando comunque la finitura superficiale, tra l'altro).

 
-- Pcan  

 

Secondo me, se veramente vuoi bene a quella macchina li, la cosa migliore da fare è lasciarla così come è. Non si può bloccare il processo di invecchiamento della plastica ed usare la trielina e' molto pericoloso, sia per la plastica stessa che per la tua salute.

Accetta il tuo amiga giallastro, che oltre a tutto sa anche di vecchio e quindi ha quel fascino in più che i retrocomputers hanno.

 
-- Lorenzo Fongaro  

2.5.2.3. Etichette

Mai lottato con etichette infami che non ne vogliono sapere di levarsi, o lo fanno un pezzo alla volta, o lasciano colla e residui ovunque? Beh, la prossima volta, ricordate:

 

Per togliere le etichette dalle videocassette (quelle professionali hanno delle etichette molto grandi) io ho ancora una boccettina di un aprodotto che si chiama "Ragolabel" della milanese Ragom, che produce tra l'altro spray per la pulizia di schede e chassis, nonche' parecchie altre cose carine.

 
-- Darmok  

 

IO utilizzo il phon! ;)

 
-- Donatello Rizzo  

 

Il sistema migliore e infallibile per togliere le etichette incollate e' la comune benzina verde o rossa. Toglie qualsiasi genere di colla.

 
-- Paolo Binotti  

 

Io faccio una o due foto delle suddette etichette, per testimoniare lo stato di arrivo, e poi elimino immediatamente con il Neosol 5

 
-- Alberto Rubinelli  

 

Marca: CRC. Scolla Etichette Label Off. Scioglie il collante degli autoadesivi e altri.

 
-- Marco RHPS  

 

Io utilizzo un prodotto a base di alcol isopropilico: si chiama TERGITUTTO-TERGEX della SUTTER. Basta inzuppare l' etichetta e scioglie qualsiasi adesivo. E' migliore dell' alcool etilico perche' non evapora velocemente, ma non va assolutamente usato su superfici di plastica nere e rugose, in quanto contiene un lucidante (bianco) che lascierebbe striature. E' ottimo anche sull' inchiostro delle biro.

 
-- Rick69  

 

Usando il solvente per lavaggio motori sulle parti in plastica bisogna fare molta attenzione, ci sono delle plastiche che si ammorbidiscono, specialmente se il solvente e' nuovo, quindi fare il lavoro... in fretta.

 
-- Paolo Binotti  

 

Di solito un buon rimedio casalingo che pochi conoscono è l'applicazione (con l'aiuto di un pezzo di stoffa vecchia) di una bella strofinata di olio (o d'oliva o minerale, tipo quello per le macchine da cucire, o anche olio paglierino per mobili) direttamente sulla colla dell'adesivo e facendo un po' di movimenti concentrici, asportare la colla. Funziona molto bene. Bisogna poi asciugare l'olio in eccesso con lo straccio o la carta assorbente ed eventualmente pulire con una spugna leggermente schiumata.

 
-- Bricci  

 

Io uso il kerosene, previo ammorbidimento dell'etichetta con acqua e grattatura unghifera della maggior parte della carta. Funziona benissimo. Anche la benzina va bene. Assolutamente proibito l'acetone (scioglie il polistirolo e varie altre plastiche), il diluente nitro (idem) e anche l'alcool che talvolta opacizza se lasciato li' troppo tempo. Il puzzetto e l'untuosita' residui li togli poi con acqua e detersivo, o con un batuffolo imbevuto d'alcool (passata veloce).

 
-- Robby  

 

Bando all'acquaragia e alle benzine troppo aggressive...

"Leva Etichette", spray da 150 ml, della "Talken Color" di Legnano.

Prodotto che già ho menzionato qui, dal buon profumo di agrumi (ho il sospetto cher contenga olii essenziali) e che ha un potere scollante assolutamente stupefacente, ed in più non lascia residui appiccicosi, dato che ingloba la colla e la fa staccare con un semplice straccetto! :))

Un piccolo problema ce l'hai se devi reincollare un'etichetta, nello stesso punto della pulizia, successivamente: è pressoché impossibile! :(( Forse con uno sgrassatore potente (ammoniaca o solvente organico blando) si può ottenere qualche successo...?

*** Disclaimer: NON rappresento minimamente la ditta qui menzionata, ma la ritengo validissima per il suo prodotto eccellente! ***

 
-- Bricci  

2.5.2.4. Macchie, scritte e sigarette

Io *ODIO* chi fuma e chi scarabocchia a penna direttamente sulla plastica:

 

Oggi ho trovato una buona soluzione per togliere le macchie indelebili dai cabinet dei miei beneamati. Mi sono comperato una matassa di lana ferrosa, quella che usano i restauratori di mobili per togliere le macchie. E' una specie di cotone ferroso che gratta via con estrema delicatezza e non rovina i cabinet. Il nome non lo conosco, l'avevo presa per restaurare un mobile al Leroy Marlin di Brescia. La uso a secco ed e' ottima sia per le parti in plastica che quelle ferrose. Essendo incredibilmente fine, bisona stare attenti che durante l'uso perde un p. di polvere ferrosa, occhio ai contatti. Per le parti in ferro o i contatti elettrici, toglie completamente l'ossidatura. Serve un momento di pazienza ma da dei risultati veramente eccezionali.

 
-- Cesare Marini  

 

Di solito per togliere l'indelebile utilizzo un solvente per sciogliere l'inchiostro, e poi acqua saponata per togliere.

 
-- Alberto Rubinelli  

 

Per le tastere e' tassativo smontarle pezzo a pezzo, togliere tutti i tasti lascairli in ammollo per 30 minuti in acqua tiepida con un pizzico di sapone liquido neutro, indi spazzolarli uno a uno con un pennello a setole corte e dure e il gioco e' fatto. Diventano nuove.

 
-- Paolo <Yoghi the Bear>  

 

Rimedio Gigante #2: dopo aver irrorato con aria compressa il touchpad (piano!), per eliminare il pulviscolo, prendi una penna biro, o una bacchetta d'ambra, strofinala con un panno di lana, ed avvicinala al touch passandola delicatamente moltto vicino ai bordini della superfice...

 
-- Giuseppe Gigante  

 

Per una pulizia generica delle superfici (in particolare contro la nicotina) io ho trovato un prodotto che e' una cannonata: FULCRON della Arexons. Sinceramente trovo che sia molto piu' efficace di molti solventi (trielina, acetone, acqua ragia) e molto meno dannoso (non attacca la plastica ne' emana miasmi). Andrebbe diluito, ma io lo applico a spray e poi spazzolo con spazzolino a setole dure.

Avvertenza: prima di sciacquare, bisogna lasciare agire il prodotto su tutta la superficie in maniera uniforme (spazzolare bene) altrimenti, se spruzzate e sciacquate subito, succede che rimane l' alone pulito dove avete spruzzato il prodotto, e il resto rimane sporco e nemmeno asciugando e ripassando il prodotto si riesce a riscioglierlo. La nicotina e' veramente il suo mestiere! :)

 
-- Rick69  

 

A tal proposito, io lascio agire del normalissimo alcool denaturato, versato direttamente sul case, oppure spugnato delicatamente con uno straccio ben imbevuto. I cavi li passo con il medesimo straccio stretto nel pugno, ma stando attento a non stirarli, altrimenti c'è il rischio di snervarli oppure, peggio, di interromperli all'interno, irreparabilmente.

Un buon lavoro lo fa il sapone di marsiglia. E' un ottimo sgrassante, assolutamente inerte sulla plastica, e toglie anche le "manate" sporche del maneggio durante il trasporto/smontaggio. Sempre il solito straccio o spugnetta telata (quadrate e sottili, dette panno-spugna) ben passata con la saponetta di Marsiglia e poco acquosa, fa una schiuma molto densa e assolutamente efficace!

Poi, il non plus ultra, è un vecchio spazzolino da denti sempre col sapone: strofinato umido sul sapone, anche lui crea una schiuma densa e consistente che fa miracoli! Unita all'effetto meccanico delle setole il risultato è notevolissimo!

Non provate ne' la benzina, ne' la trielina. Può succedere che i solventi organici abbiano effetti a lungo termine slle gomme e sulle plastiche: la benzina inoltre è particolarmente unta, per cui l'effetto è apparentemente sgrassante, in realtà ammorbidisce le guaine e le scioglie. La trielina è micidiale.

Piuttosto bisogna fare in modo di sfruttare il principio dell'azione meccanica unita allo sgrassamento chimico di qualche tensioattivo (saponi, detersivi), che sulle plastiche non hanno effetti negativi particolari. A tal proposito ti consiglio una cosa tipo (anche Lucio mi pare lo faccia... ) CIF ammoniacale (polvere in gel + detergente ammoniacale) passato col cavo stretto in uno straccio chiuso col pugno o indice e pollice con pochissima acqua (basta inumidire lo straccio e strizzarlo). Anche l'alcool denaturato è buono, ma non sempre ha un bell'effetto.

 
-- Bricci  

2.5.3. Testimonianze

 

Alcune delle cose più fastidiose con cui ci si può scontrare all'atto di un incontro ravvicinato del 3° tipo con un retrocomputer sono la polvere, lo sporco nero e putrido, il "giallore" ed i circuiti incrostati.

Dopo aver applicato alcuni suggerimenti letti qui nella FAQ, che hanno sortito il loro effetto ma che mi hanno fatto venire i muscoli di Stallone, ho avuto la fortuna di incontrare(per caso) in ferramenta una tipologia di prodotti chiamati comunemente "sgrassanti" che hanno risolto tutti i miei problemi. Tali prodotti hanno infatti il compito ingrato di "uccidere" velocemente e senza fatica il "marciume"... ma anche di mangiarsi le vostre mani se non utilizzate i guanti! :) Io uso in particolare 100 USI della ? il quale è un prodotto estremamente concentrato che (teoricamente) và diluito in acqua per pulire tantissime cose.

Sui retrocomputers io lo utilizzo per i seguenti scopi:

  1. Pulizia dei case

    • Istruzioni

      Diluire il prodotto con nessuna o pochissima acqua, prendere uno spazzolino da denti (non il vostro altrimenti al successivo utilizzo i cari dentini diventerebbero trasparenti, al più prendete quello della dentiera del nonno :]] ), bagnatelo con "cotanta" sostanza e "spazzolate" il retrocomputer, vedrete che lo sporco si dissolverà in un niente... nel caso in cui il nemico dovesse essere un pò insistente, usate il prodotto allo stato puro e lasciatelo agire per un pò (non troppo altrimenti a volte si toglie il colore). In entrambe le situazioni risciacquate più volte con acqua. Il prodotto è riapplicabile a piacimento ed è utile anche per ridurre il giallo delle plastiche.

    • Avvertenze

      Agire con cautela sui case metallici perchè può staccarsi la vernice o possono apparire macchie bianche; se non siete sicuri, agite su una parte non visibile del "mostriciattolo" per verificare alcuni eventuali effetti nefandi! Ricordate che quando trovate un retrocomputer non è detto che nell'arco della vostra vita ne ritroverete uno identico! ;)

  2. Pulizia delle tastiere

    Croce e delizia di un buon retrocomputerista è la pulizia delle tastiere.

    Molti usano smontarle tasto per tasto, altri lavarle con alcool, altri ancora le lasciano così come sono pur di non fare questo ingrato lavoro. Io ho risolto il problema utilizzando il prodotto di cui sopra in questa maniera:

    Prendo un pennellino ( quelli per dipingere, con setola molto morbida ) lo intingo nel prodotto allo stato puro, "strizzo" il più possibile tale pennellino e poi lo comincio a passare sui tasti. E' importante stare attenti a non far scolare sostanze nei circuiti, e di intingere/strizzare ogni tre-quattro tasti il pennellino nel prodotto. Dopo aver passato "l'ammazza sporco" su tutta la tastiera, lascio agire un paio di minuti. Allo scadere di tale limite di tempo, prendo uno straccio morbido e lo passo insistentemente più volte sulla tastiera per rimuovere il "mangiatore di mani". Infine lavo per bene il pennellino, lo strizzo e lo passo sui (e tra i) tasti senza far colare acqua; per magia lo sporco sparirà velocemente! Asciugo il tutto con un panno morbido. Questo metodo funziona su quasi tutte le tastiere, è indolore se si seguono attentamente le istruzioni. Nel giro di dieci minuti i "mostri" sono più belli di quando sono usciti dal negozio anni e anni e anni e anni e anni e anni fa! ;)

  3. Pulizia dei circuiti

    • Qui non si utilizza lo sgrassante, altrimenti sono cavoli amari! ;) Bando alle ciance! Una delle cose più importanti quando si ripara un retrocomputer è sicuramente preservare le parti elettroniche.

      Il mio metodo di pulizia quando i suddetti retrocircuiti sono "incrostati", è di rimuovere quanti più circuiti integrati "zoccolati" possibile e pulire il tutto con un pennello a setole grosse intinto nell'alcool. Il vantaggio è che tale sostanza asciuga presto e se non cosparsa in quantità industriali non arreca danni.

    • Le solite avvertenze

      • State attenti alle parti in plastica che possono opacizzarsi

      • Evitare di cospargere di alcool le EPROM et similia ( Leggi: "scarrafoni" con tante zampette e con una finestrella sul dorso :] )

      • Se il circuito è cosparso di vernici trasparenti, il tutto potrebbe diventare appiccicoso e creare inconvenienti successivi, è quindi bene verificare prima di procedere!

      • Se non è il vostro giorno fortunato... lasciate perdere e dedicatevi domani a questa operazione! ;)

 
-- Angelo Fonzeca  

 

Scusate l'intrusione, ma forse posso essere d'aiuto a qualcuno.

Io di solito utilizzo del semplice dentifricio alla menta del tipo non granuloso... i risultati sono ottimi. L'idea mi è venuta odorando un prodotto della CellularLine: si tratta di una bomboletta bianca con il logo rosso che spruzza una sostanza in tutto e per tutto simile al dentifricio. Non trovandola in giro (me l'aveva mostrata un amico che lavora in un centro assistenza) ho fatto da me. ;-)

Un mio amico inoltre mi ha consigliato di provare una miscela composta da 9 parti di acqua tiepida e 1 parte di candeggina... mi ha assicurato che scrosta la qualsiasi, ma ancora non ho provato.

Da tenere in considerazione che quando voglio pulire qualcosa il 99% delle volte lo "faccio a pezzi", poi inizio a sgrassare/pulire/lucidare pezzo per pezzo e infine rimonto.

Alla fine i risultati sono ottimi!

 
-- Lupin III  

 

Eh, sì, qui vi ci vuole il tocco femminile... :-)

Metodo sicuro e non aggressivo: dopo aver dato *comunque* una passata allo sporco più volatile con un pennello morbido, una soffiata con la bomboletta d'aria compressa se necessario...

Poi, sia con plastiche montate che smontate, prendete un panno in microfibra di quelli buoni trattato a dovere (fatto bollire dieci minuti in pentola prima del primo utilizzo) bagnato solo con acqua e ben strizzato, SENZA detergenti, e lo passate come una spugna. Vi assicuro, che lo sporco viene assorbito dal panno, e non si corrompe nulla, non usando alcun detersivo.

I panni in microfibra hanno una lavorazione e una composizione tali che sono le fibre ad attaccare lo sporco. Quelli dozzinali da supermercato, sono solitamente composti al 95% di poliestere e 5% di poliammide, in quelli migliori è più alta la percentuale di poliammide (fino al 30%).

Per ripulirli, subito a mollo e ribollitura senza candeggianti né ammorbidenti, al massimo usando comune sapone da bucato.

Il costo, anni fa arrivava alle 35mila lire per uno straccetto di 30x30 cm, adesso si è ridimensionato, per i migliori, sulle 18-20mila al dettaglio, ma ne vale la pena.

 
-- Vipera.