Risvegli


Era impaziente.
Era uno degli ultimi modelli, uno dei piu' veloci,
imponente.
Non vedeva l'ora di iniziare.
Fremeva!
Il primo incontro lo ebbe con SYSTEM, con lui ebbe per primo
una serie di colorite scaramucce, poi ci fu altra gente.
I primi tempi era piuttosto dispettoso, non perdeva
occasione per rinfacciare a chiunque che, gli spiaceva, ma
proprio quei comandi senza senso non sapeva come eseguirli,
che colpa aveva ha lui se non riuscivano a farsi intendere?
Col tempo imparo' a capire quello che da lui ci si
aspettava, passata l'euforia iniziale fece quello che gli
veniva chiesto, nel migliore dei modi possibili. Il modo in
cui era stato progettato, in fin dei conti.
SYSTEM si prendeva cura di lui, di tanto in tanto cambiava o
aggiungeva delle parti, per renderlo piu' agile. Lo
controllava da cima fondo, teneva sotto controllo la gente
che lo usava.
La teneva sotto controllo anche lui, ogni tanto sbirciava
nei loro segreti, imparava qualche cosa sullo strano mondo
li fuori. 
A chi non gli garbava tirava qualche tiro mancino, per poi
assumere un aria di innocente sufficenza rassegnata quando
SYSTEM gli chiedeva cosa diavolo avesse combinato quella
volta.
Un giorno venne collegato ad un cavo, Un cavo particolare,
che gli permise di parlare con altri suoi simili.
Per suo tramite, anche i suoi utenti poterono parlare con
gente di tutto il mondo, e questo lo rendeva contento.
SYSTEM raccontava e riceveva storie, degli scherzi che ogni
tanto lui e i suoi simili combinavano. Pazienti e metodici,
vero, ogni tanto si prendevano qualche liberta'.
E SYSTEM imparo' a conoscerlo ancora meglio, riusci' a farlo
lavorare in maniera perfetta. Un orologio svizzero non
avrebbe avuto che da impararne. 
Il tempo continuava a passare, altri fratelli piu' potenti
spuntarono in giro, li sentiva vantarsi sulla rete. Nei
momenti in cui non erano fuori servizio, almeno.
Un giorno, SYSTEM se ne ando'. Lui non pote' vederlo, ma lo
seppe, comunque.  
Il nuovo arrivato non lo conosceva.
Non sapeva come vezzeggiarlo e coccolarlo. 
Non capiva i suoi messaggi.
Tutto quello che sapeva fare, era lamentarsi.
E combinare pasticci.
Divenne triste, perse interesse.
Venne spento e smontato.
Lo portarono in una cantina.
Era buia, in giro giacevano pezzi dei suoi predecessori.
Sue vecchie parti sostituite tempo addietro.
La polvere lo copri'.
Insetti e piccoli animali fecero la loro tana dentro di lui.
Il tempo passava, buio.
Apprave un uomo, prese le sue parti, un po' alla volta le
porto' via. Ci vollero diversi viaggi.


"Cara, guarda qui che cosa ho ritrovato oggi!"
"Oddio, e' che e' quel coso? Dove hai intenzione di
metterlo?"
"Non ti preoccupare, lo metto in studio, c'entra."
"Si, ma solo dopo che hai ammazzato tutti quegli
animaletti che scappano fuori!"
"Ma certo, cara."


Venne completamente smontato, pulito con cura, rimontato.
Acceso.
Un metallico colpo di tosse, qualche sbuffo di polvere.
Qualcuno si collego'.
SYSTEM era tornato!