B.2. N.U.P.O.

Conte Z.

Qui c'e' un problema comune a questi negozietti Bolognesi (ma credo sia cosi' anche in altre citta'): i negozi di usato a prezzi osceni (d'ora in poi li chiameremo N.U.P.O.s, col plurale inglese :)) avendo per l'appunto prezzi osceni hanno anche pochi clienti e quindi un ricambio di materiale molto basso: in sintesi tengono gli stessi oggetti per mesi, o anche un anno o piu'.

Visto che chi gestisce un N.U.P.O. non e' un buon venditore non si rende conto che cosi' facendo scoraggia gli acquirenti e si riempe il negozio di robaccia che tanto non vendera' mai. Non avendo la piu' pallida idea di come si gestisce un negozio di quel tipo prende tutto in conto vendita ma i margini di trattativa sono bassi visto che al cliente e' stato detto che il suo hardware vale delle cifre iperboliche e quindi difficilmente accettera' una vendita al ribasso. Non solo: nelle clausole di vendita non e' specificato che dopo un tot di mesi il prezzo automaticamente scende (in alcuni negozi e' cosi') e addirittura non e' specificato che dopo un certo periodo di tempo l'oggetto o viene ritirato o diventa di proprieta' del negozio. L'oggetto rimane quindi nel N.U.P.O. finche' il cliente non lo ritira (difficile, dopo 3/4 mesi uno si dimentica addirittura della cosa) o finche' il negozio non fa un repulisti della roba vecchia. Tale ripulisti pero' non si avra' quasi mai visto che il negozio ha ampi spazi espositivi e pochi oggetti. La filosofia che guida il gestore di un N.U.P.O. (che di solito o e' in pensione e quindi ha altri redditi oppure lentamente si converte a vendere hardware nuovo visto che "tanto l'usato non ha mercato"... e te credo! A quei prezzi!) e' che e' meglio una gallina domani (il 286 venduto a 200.000) piuttosto che un ovetto piiiicolo oggi (il 286 venduto a 5.000) visto che "a me non costa nulla tenerlo in esposizione" e che "il prezzo e' deciso col cliente, per abbassarlo dovrei telefonare" (e farci una pessima figura, visto che la valutazione avresti dovuto darla tu, sei tu che vendo usato abitualmente, non il cliente).

La cosa brutta e' che ogni tanto l'oggetto viene venduto davvero e questo rafforza il gestore del N.U.P.O. nelle sue convinzioni (mentre tutta la roba invenduta non gli fa ne' caldo ne' freddo).

Attenzione: non necessariamente N.U.P.O. vuol dire sciacallo anche se talvolta le due cose coincidono. Il N.U.P.O. e' in buona fede, i prezzi alti sono dati dall'ignoranza. Se conoscesse meglio il mercato e fosse meno stupido venderebbe a cifre piu' basse.